Libri: " La generazione degli anni perduti - Storie di Potere Operaio "
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Einaudi, collana "Gli struzzi", 2003
Nella fase attuale - nella crisi capitalistica - compito di un'organizzazione comunista rivoluzionaria è spingere il movimento verso lo sbocco insurrezionale. L'unico modo proletario di occuparsi degli affari dello Stato è la lotta rivoluzionaria per la conquista del potere politico. L'unico modo rivoluzionario di fare politica è la lotta contro lo Stato". ("Potere Operaio", dicembre 1971). Nati cercando di distillare un marxismo nuovo dalle fabbriche del miracolo economico italiano, si sciolsero discutendo se era meglio essere alleati o rivali delle Brigate Rosse. Mario Tronti, Oreste Scalzone, Franco Piperno, Toni Negri, Valerio Morucci, Francesco Pardi e molti altri militanti: attraverso decine di testimonianze e documenti inediti (provenienti anche da archivi personali), ecco la storia di Potere Operaio - nel gergo di allora Potop -, il gruppo di estrema sinistra più elitario, più estetizzante, più estremista e più rivoluzionario. Per ricominciare a riflettere senza pregiudizi su una stagione politica troppo spesso rimossa o frettolosamente liquidata. Il volume raccoglie per la prima volta le "confessioni" di chi, in questi ultimi trent'anni e nonostante i numerosi processi, non aveva mai accettato di raccontare la propria militanza politica, anche per evidenti motivi di carattere giudiziario. I protagonisti, tanti e tutti militanti a tempo pieno, hanno accettato di guardarsi dentro e di ripercorrere quegli anni, senza revisionismi e senno di poi, convinti che non tutto sia da condannare o, peggio ancora, da buttare: ci furono un modo di innamorarsi, di diventare amici, di credere e di sperare, di fare politica, di essere antagonisti che non necessariamente coincisero con la lotta armata e le sue successive degenerazioni. La Fiat e le occupazioni delle fabbriche, il Sessantotto, il rapporto con gli altri gruppi extraparlamentari, l'esperienza decisiva delle riviste, Panzieri, il Pci, i primi atti terroristici. E la storia di una generazione: Grandi ha voluto prestare particolare attenzione alla ricostruzione dell'atmosfera degli anni Sessanta e Settanta, cercando di restituire e descrivere ritratti, stati d'animo, entusiasmi, speranze, episodi, tatticismi, cinismo e rivalità, senza indulgere in assoluzioni o giustificazioni postume, ma anzi cercando di attenersi il più possibile ai fatti e a un utilizzo rigoroso e verificato delle fonti. Particolare attenzione è dedicata alla rievocazione dei rapporti intercorsi con Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dei Gap, morto il 14 marzo 1972, mentre cercava di far saltare un traliccio a Segrate: episodio cruciale.